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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

QUELLI DEL PIANO INDUSTRIALE

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QUELLI DEL PIANO INDUSTRIALE  26 Aprile 2019 - La prima volta che sentii qualcuno chiedere il “piano industriale” ero ancora alle primissime armi. Mi fece molta impressione una così impegnativa richiesta. Devo dire che, in seguito, l’immagine del personaggio in questione fu molto ridimensionata ai miei occhi dal suo richiedere piani industriali, a destra e a manca, senza poi avere la benché minima idea di cosa farne.  Fa il paio con quelli che chiedono sempre “un tavolo”. No, non sto parlando di chi va al ristorante. C’è chi non fa altro che chiedere tavoli, manco il mondo fosse un mobilificio. Penso, però, che il “tavolo” non sia un luogo salvifico. Ne ho una lunga esperienza, persino ora che sono in esilio, ho a che fare con tavoli, anche più complicati. Al tavolo devi andare come quando giochi a tennis, dove non basta portare solo la racchetta. Ci vuole qualcos’altro. Qualcosa che pochi hanno veramente, ma che molti sparano. Piani industriali e tavoli, richiesti a go go. Per

CHE SARA' DI NOI?

22 aprile 2019. MA A OTTOBRE CI ARRIVIAMO? Fare previsioni giuste su cosa succederà al Paese nei prossimi mesi, da dopo Pasqua alla fine del 2019, è qualcosa di complicato, almeno per un comune mortale come me. Ciò non toglie che  essere ottimisti è difficile . I fondamentali economici segnano tutti dati poco confortanti e il debito pubblico continua a crescere.  Aspetto con impazienza il giorno dopo le elezioni  europee perché, almeno per qualche tempo, dovrebbe finire questa estenuante guerra elettorale. Il governo in carica assume in sé la maggioranza e l’opposizione.  L’alfa e l’omega, tutto dentro il contratto  di governo. Per questo motivo si fanno la guerra nella stessa maggioranza, per prendere, ognuno, più voti. Governo!?!?  Governare è un verbo impegnativo . Nelle scienze nautiche governare una barca significa saper come non farla rovesciare e indirizzarla, costantemente, sulla rotta della destinazione da raggiungere, correggendo gli scostamenti dovuti al vento e alle c

I PREOCCUPATI

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14 aprile 2019 BISOGNA PREOCCUPARSI PRIMA Sempre più spesso mi capita di leggere dei tweet che riportano, neanche sempre, un collegamento a pseudo-comunicati stampa, dove qualcuno si dichiara “preoccupato”. Preoccupazione per questa o quest’altra vertenza, preoccupazione per questi o quelli che si troveranno (di solito già ci si trovano) in una situazione di precarietà, difficoltà, anticamera di licenziamento o peggio. Certo essere preoccupati è anche un sentimento nobile, ma penso  che la preoccupazione postuma serva a ben poco.  Cerco di spiegarmi. Chi ha il dovere di occuparsi di questioni che poi impattano sulla vita della gente che si affida a loro, deve  preoccuparsi prima.  Quando è scomodo o non popolare farlo. Perché ciò possa succedere, il requisito principale è (dovrebbe essere)  l’adeguatezza  al ruolo. Capita, a volte, di osservare personaggi di  totale inadeguatezza , ma che “politicamente” sono  coperti, quindi fanno loro.   Ciò non toglie che sono totalmente inadegu