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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

COMMUTING: LE FRAGILITA' DEL TRASPORTO PUBBLICO ITALIANO

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19 Aprile 2020 - Commuting!    Quelli bravi, o che si credono tali, infarciscono i loro discorsi con termini inglesi. Molto fastidioso, almeno per me. Pendolarismo.  Il commuting è il pendolarismo. E’ quella parte della vita sociale e lavorativa di milioni di persone che rappresenterà, probabilmente, l’aspetto più rischioso della ripresa delle attività della “fase 2”. Autobus, metropolitane, treni locali e regionali ma anche i treni ad alta velocità e gli aerei, su alcune rotte, saranno i luoghi dove sarà più complicato garantire un effettivo distanziamento sociale tra le persone. Chi può dire che si potrà assicurare la distanza minima di un metro su una linea di metropolitana? Chi le usa sa bene cosa significa nelle ore di punta. Certo, con lo smart working e con un’opportuna rimodulazione dei cicli produttivi delle aziende e della pubblica amministrazione le ore di punta dovrebbero essere ridimensionate. Ma sarà così veramente?  Treni a lunga percorrenza (orribile dover di

STRADE E AUTOSTRADE - ALLIANZ E ALBIANO M.- CAMBIARE NO?!?

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09 Aprile 2020 -  Le immagini del ponte crollato ad Albiano Magra, insieme alla notizia del possibile ingresso dei tedeschi di Allianz nel capitale di Autostrade per l’Italia, addirittura al 51%, rilancia la questione irrisolta della situazione di strade e autostrade nel Paese. Per la questione Allianz nel capitale di ASPI c’è da augurarsi che la notizia non abbia fondamento. Avrebbe del paradossale se andasse a finire così.   Per avere un’idea completa su questo monopolio naturale bisognerebbe approfondire il contesto storico, sociale e culturale, dagli anni ’30 del secolo scorso ad oggi. Ripercorrere come sono nate le autostrade e per quali scopi; chi le ideò e finanziò all’inizio e così via fino ai giorni nostri per poi giungere, ognuno per proprio conto, alla conclusione di  cosa augurare al Paese  circa questa infrastruttura vitale, spina dorsale della penisola, non solo in senso geografico del termine ma, evidentemente, dal grande valore economico e antropologico. I possi

COVID: PIU' DI TRE MILIONI ESCLUSI DALLA TUTELA INAIL

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2 Aprile 2020 - Gli effetti dolorosi della pandemia, nel dramma collettivo che stiamo vivendo, hanno posto in evidenza alcune iniquità palesi, tra le quali quella dell’esclusione dalla tutela INAIL di più di tre milioni di lavoratori. In questi giorni vi è una reiterata richiesta per l’emanazione di norme di dettaglio per il riconoscimento dell’infortunio per chi ha contratto l’infezione in occasione di lavoro.  L’INAIL non mancherà di farlo, ma non potrà certamente assicurare indennizzi o rendite, per esempio, ai medici di famiglia, ai vigili del fuoco, ad alcune tipologie d’insegnanti, come alle altre numerose tipologie di lavoratori, tra le quali la sterminata massa di persone che lavorano a partita Iva e non sono artigiani.  Questa moltitudine non può essere assicurata INAIL perché non previsto dal Testo Unico- D.P.R.1124 del 1965.  Sono disposizioni sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali scritte cinquantacinque anni fa per il m