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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

BOOM!

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28 giugno 2019. Il ponte non c’è più . Oggi hanno fatto implodere quello che ne restava dopo “solo” dieci mesi da quando tirò giù nel suo crollo quarantatre vite umane. Ci sono ripassato vicino solo pochi giorni fa, in moto dentro Genova, nella traversata da ponente a levante, diretto a Spezia. Con la coda dell’occhio ho rivisto i piloni e ho pensato:  “chissà che fine hanno fatto le dichiarazioni di chi diceva di voler revocare la concessione  ad Autostrade per l’Italia” . Dopo tutto questo tempo, i piloni erano ancora li e le dichiarazioni tuonanti erano un ricordo di polemiche agostane passate. Invece, di colpo, succede che i piloni arrivano al capolinea e,  come d’incanto, si riaccende la polemica sulle concessioni.  Che strano modo di fare.  Non se ne parla più per mesi e mesi e poi…   Che non sia un comportamento lineare non lo può negare neanche il più sfegatato dei tifosi.  Non devo difendere certo io Autostrade, anzi. Da molto tempo ho reso noto come la penso, sulle con

IL FESTIVAL DELLE CAZZATE!

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13 giugno 2019. Oramai è ufficiale: i n Italia si fa tutto a debito . Anzi chi ha più debiti cerca di comprare un pezzo di debito più grosso, magari di una grande azienda “di turismo” (sic!) in gestione commissariale, che rischia un nuovo e definitivo fallimento. “ Ma davero???” “Ma no! Mica ce metto i mia” “Tanto che me frega, se rifallimo ce sarà er governo, questo o n’antro, che ce risalva, così, facenno i buffi ce famo i sordi veri”. “Ammazza che genio!” “ Hai capito mo ??? A fregnone!!!  E’ ora che si prenda atto, si, ma che siamo nel pieno di un vero e proprio  Festival delle cazzate!  Eh, sì. Prendiamone atto! Tanto poi ci sarà un piano industriale che ci dirà che si andrà sulla Luna (vedi nel blog  https://luciano1958.blogspot.com/2019/04/quelli-del-piano-industriale-26-aprile.html ). E poi che ce ne frega se sarà vero o no, tanto siamo tutti tranquilli, qualcuno ci ha detto che  tutto va bene Madama la Marchesa , (e noi siamo d’accordo che tutto vada bene…a chiacchere) qui

ISPETTORI E CAPORALI

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7 GIUGNO 2019. I dati del  rapporto annuale  2018  dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) confermano quanto già evidenziato l’anno precedente circa la percentuale troppo alta di aziende che non sono in regola con le norme del lavoro, previdenziali o assicurative. Tra l’altro nel 2018 vi è stato un aumento del 5%, portando la percentuale generale di aziende irregolari dal 65% del 2017 al 70% del 2018. E questo con un numero di ispettori minore di quelli dell’anno prima (-54, con una forza complessiva aggiornata di 3918 totali tra ITL, Carabinieri per la tutela del lavoro, INPS e INAIL). Addirittura l’ammontare di contributi e premi evasi complessivamente accertati è aumentato, da un anno all’altro del 23%, da 1.100.099.932,00 a 1.356.180.092,00 (più di 256 milioni in più in un anno)   Un miliardo e 356 milioni di euro! Tutto questo ispezionando 144.163 aziende di cui 98.255 sono risultate irregolari, trovandovi 162.932 lavoratori non in regola (dato che rapportato al n

ETERNA CAMPAGNA

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4 giugno 2019. Essere eternamente in campagna, non bucolicamente parlando, bensì in quella elettorale, mi sembra evidente che non sia la migliore condizione per l’Italia. Già si vede chiaramente che, finiti i ballottaggi di qualche comune, si profila all’orizzonte quella per le probabili nuove elezioni politiche. Significa continuare a non fare o a fare poco e a parlare troppo, spesso senza basi sostenibili. Non entro nel merito delle molteplici considerazioni che si potrebbero fare a sostegno di queste affermazioni. Mi limito ad osservare che, a molti  giorni dai risultati delle elezioni europee, non c’è stato ancora una sola riunione del Consiglio dei Ministri. Non solo: ieri sera il Presidente del Consiglio non ha trovato di meglio da fare che “comunicare alla Nazione”, a reti unificate, una sorta di “penultimatum” ai suoi danti causa. Mi è sembrato di rivivere la scena esilarante di uno che, con tono “minaccioso”, disse a un Consiglio Generale:  “Non mi approvate il documento!