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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

REFERENDUM! REFERENDUM?

REFERENDUM! REFERENDUM? 28 ottobre 2018. Il referendum dell’11 novembre prossimo per privatizzare l’Atac di Roma ripropone l’annosa discussione se, nei servizi pubblici locali, sia meglio la proprietà pubblica o quella privata. Si possono fare molti esempi della bontà dell’uno rispetto all’altro e viceversa, ma non è così automatico che a proprietà privata corrisponda efficienza e qualità del servizio, anzi. Nel trasporto pubblico locale (t.p.l.), proprio a Roma, vi sono esempi emblematici di ciò, non c’è solo l'Atac. In Italia, come sanno bene quelli che se ne occupano, in molte realtà ci sono esempi di buona gestione del pubblico, così com’è anche vero che ce ne sono anche di pessimi, con servizio che lascia a desiderare e altissimi costi per le tasche dei contribuenti. Di contro vi sono anche casi di gestione del privato molto scadenti e con servizi di scarsa qualità. Qual è la ricetta giusta? Pubblico o privato? A mio modesto parere la questione sta nel manico e non ne

UN REFERENDUM PER FS-ALITALIA

REFERENDUM VO CERCANDO 21 ottobre 2018. Si faccia un referendum tra i ferrovieri per l'acquisto di Alitalia!  Il referendum è quella cosa che o si vince o si perde. Ora ce ne sarebbe uno sacrosanto da fare. Nel mondo del lavoro ve ne sono stati e ve ne saranno ancora tanti. C'è chi dice che non si devono fare, ma poi li fa lo stesso e non si capisce perché. Quello di qualche tempo fa in Alitalia o quello di Almaviva sono ancora vivi nel ricordo per gli strascichi che hanno comportato. Quello perso clamorosamente nel mondo di Italo Treno, del quale non si è parlato colpevolmente per niente, è un fulgido esempio di arroganza che sfocia nel ridicolo. Se uno perde, da solo contro tutti, quello di Alitalia viene crocifisso, se il suo carnefice  perde un referendum di tutti contro nessuno si auto giustifica perché così "non ha perso gli iscritti". Il tempo poi ha dato risposte chiare su entrambi i fronti lavorativi, ma non si è fatta, incredibilmente, nessuna analisi a p

MI SEMBRA DI SOGNARE

 SOGNO O SON DESTO? 13 ottobre 2018. I can't believe the news today è una canzone degli U2 che parla d'altro, ma veramente non c'è da credere alle notizie sui fatti, anzi sui fattacci, di questi tempi. A Lodi siamo arrivati all'apartheid! A Roma al festival del chiù pilu pe' tutti che neanche il più fervido Antonio Albanese poteva immaginare. Sulla vergognosa azione contro i bambini all'asilo di Lodi non c'è neanche da commentare tanto mi fa schifo. Una persona civile può solo avere repulsione per certe cattiverie fatte ai bambini. Per quanto riguarda, invece, la annunciata nascita di ALIiTRENITAGLIA (chiamerò così questa "alta" operazione di ingegneria economica) ho già detto abbondantemente in "FERROVIE CON ALITALIA: NO" di questo blog (U Blog).  Cosa volete che aggiunga!? Una volta ci sono stati i privati (capitani coraggiosi) e hanno fallito, poi gli stessi si sono depurati di qualche socio e poi  aggregati con un colosso come E

NULLA DI NUOVO SOTTO LA PIOGGIA

NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE 6 ottobre 2018. Da una tragedia all’altra, purtroppo. Nel giorno in cui viene nominato, finalmente,  il commissario per Genova (lo hanno cercato tanto, era lì dall’inizio) in Calabria una nuova alluvione violenta e improvvisa ha provocato morti e disastri. Purtroppo, se non fosse che c’è l’acqua di mezzo, bisognerebbe dire: nulla di nuovo sotto il sole . Al di là dei tanti buoni propositi che TUTTI i governi hanno dichiarato negli ultimi venti anni per porre rimedio al disastro idrogeologico del Paese, le cose sono rimaste sostanzialmente com’erano. C’è (o c’era?) una struttura di missione a Largo Chigi denominata “Italia sicura”, dedicata al risanamento del dissesto idrogeologico e alla sicurezza dell’edilizia scolastica. Fu istituita dal Governo Renzi e qualcosa ha fatto, con le poche risorse che ha avuto a disposizione. Ora, al di là del commento di qualche “nullologo” che “perde volutamente” (coprendosi di ridicolo) o di qualcuno che dovrebbe usare

L’ALBERO E LA FORESTA

1 ottobre 2018. GUARDARE LA FORESTA, NON SOLO L’ALBERO Distruggere è più facile che costruire. In questi ultimi due anni sembra essersi affermata nel mondo, ma anche a casa nostra, la stagione dei “divisori”. Coloro che sfasciano quello che altri hanno faticosamente unito. Se penso a Trump per esempio ho la sensazione che nel mondo agli illuminati debbano per forza succedere personaggi che non trovo nemmeno i termini per descriverli come meriterebbero. Pensate a quello che sta succedendo in tutta l’Europa e a come si rischia di tornare a confini anche dentro l’Unione Europea. Non oso immaginare, se questa è la regola, cosa succederà alla Chiesa dopo un Papa della statura di Francesco. Ma anche nel nostro piccolo non capisco cosa stia succedendo. Sento dire e leggo di retromarce inimmaginabili nel mondo reale. Prendete la semplificazione dei contratti nazionali di lavoro, per esempio. Più di 800 Ccnl censiti dal CNEL e cosa senti dire? Che Ccnl di comparto, faticosamente costrui