Bologna come Viareggio

Quello che è successo oggi a Bologna fa tornare alla mente il disastro di Viareggio, fatte le dovute proporzioni in termini vittime. Certo, un treno di cisterne che esplode causa più danni e, purtroppo, più vittime di una sola autocisterna, ma il problema è lo stesso: quale sicurezza per i trasporti dei materiali infiammabili? Come si suol dire, anche in questo caso, la magistratura farà il suo corso e individuerà se vi siano eventuali responsabili, ma poco importa alle vittime e ai loro familiari e a chi è stato danneggiato. Qui sarà più complicato, perché non ci sono vertici delle Ferrovie dello Stato da mettere alla sbarra. Qui chi va alla sbarra? Il sindaco di Bologna? I vertici dell'Anas? Quelli di Autostrade per l'Italia? La fabbrica che ha costruito il Tir? Chi? Non certo gli autisti, spero. Un tamponamento non deve poter far scoppiare bombe sulla strada. Si, bisogna indagare certamente se vi siano state responsabilità su spuntoni di ferro sui binari che hanno aperto la cisterna causando l'esplosione, come a Viareggio, ma qui non c'è nessuno spuntone metallico. E se il problema stesse nella capacità dei recipienti di resistere agli urti? Una riflessione sull'adeguatezza delle specifiche tecniche e sulla normativa potrebbe essere utile, anzi penso che lo sia assolutamente.

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