E BRAVO MICCICHE'

E BRAVO MICCICHE’

24 AGOSTO 2018. Chi l’avrebbe mai detto. Non avrei mai pensato che un giorno avrei ritenuto encomiabile quanto detto da un esponente di Forza Italia. Addirittura quanto detto dall’onorevole Miccichè poi, mai! Eppure devo riconoscere che è stato geniale nella sua estrema e perfetta sintesi rispetto a quanto succede da giorni nel porto di Catania. Nave “Diciotti” e tutto quello che c’è intorno. Quanto augurato dal presidente dell’assemblea regionale siciliana al ministro degli interni è una sintesi perfetta.  In questa Italia dove ormai siamo alla barbarie, in tutti i sensi, che un esponente della destra dice certe cose al Ministro esponente di una forza politica a lui affine è inedito.
Prima di andare avanti vorrei dedicare due righe a tutti quelli che insultano solo perché uno pensa che sia giusto accogliere chi è nella situazione di emigrante (con la e) e/o rifugiato. Non è una questione di sinistra (che fine ha fatto, poi? finito di distruggere il PD non li si sente più) o solo di sinistra. L’accoglienza è un atteggiamento solidaristico punto, anche di sinistra forse ma, soprattutto, degli insegnamenti del Cristianesimo. Lo insegnano al catechismo, lo dice il Vangelo. Dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, ecc. ecc. Mai sentito? Che ci andate a fare in chiesa a battervi il petto poi…
“Ti auguro di riuscire a provare vergogna per la sofferenza che si sta provocando in tuo nome”
Questo è l’augurio che Miccichè fa a Salvini. Da inchino. Gli augura di riuscire a provare vergogna come augurio di avere un comportamento umano.
Ma poi lo “rassicura” con una semplicità “popolana”: 
“…fattene una ragione, non sei razzista sei solo stronzo” perché si comporta in modo disumano, a dire di Miccichè, per guadagnare cento voti in più.
Purtroppo, però, penso che Miccichè, per me un mito da oggi, si sbagli per difetto.
In Italia si sta velocemente perdendo il senso della misura e la maggioranza della folla sugli spalti di questo immenso Colosseo che è diventata l’Italietta di questi ultimi anni ha già il pollice verso. Morte al nero! Plaude al nuovo Nerone. Chi se ne frega delle condizioni di quegli esseri umani, di quei poveri Cristi.  Il popolo vuole l’uomo forte, con “la schiena dritta”… petto in fuori e mascella volitiva. La misericordia non è di questo mondo, non dell’occidente sicuramente. Che poi questi vengono dall’Eritrea…Eritrea, dovrebbe dirci qualcosa. Gli atteggiamenti del nostro, poi, cominciano a scimmiottare la figura di chi ha incarnato il massimo della demagogia in Italia, fatevi un giretto nella letteratura storica del passato oppure nelle definizioni di populismo e di demagogia (suo componente principale). Lo scenario è molto simile. Non si parla più di riformismo, ormai. Sembra un vocabolo sparito dal dibattito influenzato da una stampa orba e strabica, incline a distruggere, fino a poco tempo fa, ogni sospiro che venisse dal PD.  Mi chiedo che fine abbiano fatto ora tutti quei difensori della “sacra Costituzione” pre-referendum del 4 dicembre, ora che viene calpestata nei fatti ogni giorno, nel silenzio di certa stampa e di certi ambienti. Non si insorge più? Siete ancora in vacanza? 
Fate scendere quei poveretti e fateli curare!

LONG JOHNN

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