PER FORZA GUELFI O GHIBELLINI? MA BASTA!



PER FORZA GUELFI O GHIBELLINI? MA BASTA!

L’Italia da sempre è un Paese dove ci si divide su tutto. Più sono vicini i campanili e più non ci si può vedere. E’ atavico. Quindi non dovrei sorprendermi più di tanto, ma oggi, sarà l’età che “matura” sempre più, stento a ritrovarmi in una situazione dove ormai se parli, o scrivi, sei per forza etichettato. Di qua o di là. Guelfo o Ghibellino!
Ormai, anche con gli amici, evito accuratamente di avventurarmi in discorsi sulla situazione politica o economica o sociale del Paese pena la rottura di rapporti datati, tanto è il livore cieco e ottuso che esce dalla bocca di alcuni.
Non puoi fare un minimo ragionamento senza che arrivi puntuale il : “perché il PD che ha fatto?”“quello stronzo di Renzi…”
Premesso che, quando Renzi era una stella più fulgida per gli italiani osannanti del Salvini attuale, non perdete la memoria breve please, ero uno tra i più critici, ma che c’entra?
Mi sembra proprio di sognare. Siamo arrivati al punto che appena parli vieni azzannato. Ma la stessa cosa avviene al contrario. Divisi a prescindere. Un ragionamento pacato e serio, seppur divergente, non si può mai fare.
L’apoteosi si raggiunge sui social. Provate a leggere i commenti a un twitter o a un post, i peggiori insulti. Di qua contro di là. Ma perché? Cos’è questa barbarie?
Possibile che non si possa più dire qualcosa senza essere etichettato? Questa società somiglia sempre di più a una realtà che conosco dove se uno dice la sua e non si uniforma viene “unto di lebbra”. 
Non mi piace per niente. 
Ma i decenni che hanno preceduto il “rottamatore” sono stati cancellati? 
I guai di un Paese, come quelli di una famiglia, non nascono dal nulla e spesso sono causati dai cattivi genitori che non sanno dare delle belle e sane sberle ai figli quando è il momento. 
Conosco famiglie, una volta ricche, dove i figli hanno preteso di vivere ben oltre le loro possibilità, morti i genitori, sono caduti nella miseria e ora cercano di sopravvivere e ci riescono a stento.
Si parli delle cose, senza insultarsi, perché, piaccia o meno “we're on the same boat”.

Long Johnn

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