RINVIATI A SETTEMBRE
When I was young...meglio dire when we were young, vista l'età media di noi italiani, la scuola apriva il primo ottobre e quello che non avevano conseguito la sufficienza in tutte le materie venivano "rinviati a settembre".
Tranquilli, non intendo entrare nella discussione tra favorevoli vs contrari al Governo attuale, ma mi sembra incredibile che per tutti i dossier caldissimi che sono sul tavolo ci si limiti al rinvio a settembre.
Perché a settembre le cose saranno più semplici?
Certo tra tre settimane le tifoserie tra No Tav, No Vax; No Tap e no tutto, contrapposte a chi la pensa in modo diametralmente opposte saranno a loro volta distratte dalle tifoserie calcistiche...quest'anno c'è pure CR7...avranno di che distrarci.
Ma mi chiedo quando finirà questa ubriacatura.
Un mare di problemi complessi e tutti affrontati con una superficialità e una voglia di scorciatoie da far tremare i polsi.
Una per tutte: l'Ilva, di questo passo, può chiudere ma per Alitalia si parla di nazionalizzazione.
Nazionalizzazione!?!?!?
Allora nazionalizziamo tutte le fabbriche che si vogliono chiudere o che sono state chiuse per delocalizzazione.
La cosa comica, se non fosse tragica, è che c'è pure chi nel sindacato va appresso a sta roba.
A settembre l'esito del rinvio a scuola poteva essere duplice, o promossi o bocciati.
Settembre è vicino
IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE
28 MAGGIO 2020. La mascherina quando piangi ti complica le cose, tanto. Per soffiarti il naso e asciugare le lacrime la devi togliere, ma non puoi perché c'è altra gente vicino. Gente che ti da le condoglianze alzando la mano in una sorta di saluto da pellerossa. Sembrano dire "Augh", ma lo sguardo triste o di trasmissione della rassegnazione ti fanno capire che no, non è Toro Seduto che ti sta dimostrando rispetto e, spesso, anche affetto, ma un parente, un amico o un semplice conoscente. Poi c'è il tocco di gomito, che è il massimo del contatto fisico ammesso, laddove prima ci sarebbero state centinaia di guance appoggiate e mille baci di condoglianze. Abbracci? Solo virtuali. Non mi sono mai sentito annunciare abbracci come in questo tempo malato nel quale, invece, sono vietati. Il cuore colmo di dolore che sgorga improvviso, di nuovo, quando pensavi di aver già finito. E poi queste maschere, che non ci fanno nemmeno riconoscere più tra di noi, che a tenerle per
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