I HAVE A DREAM


HO FATTO UN SOGNO STRANO

22 settembre 2018. Ho sognato di andare al cinema in parrocchia. C’era un vecchio film sui pirati, quelli dell’isola del tesoro. Sull’isola si arrivava con un ponte dove si mangiava e beveva e si passeggiava, anche in bicicletta. I camion però dovevano volare, perché li sul ponte si camminava a piedi e si andava in bicicletta e al porto non potevano arrivare camion e macchine…tanta gente “decrescente e felice”. Là, in fondo, i portuali erano invece disperati, perché il loro porto stava morendo e non ci andavano più neanche i pirati. Il pirata più brutto, sporco e cattivo era Long John Silver (vero personaggio di Stevenson). Si dice che una volta era stato un grande ammiraglio, poi caduto in disgrazia, anche se era ancora uno che conosceva le rotte giuste e che sapeva governare una barca senza fargli fare acqua da tutte le parti. Il suo vecchio equipaggio, invece, aveva subito un sortilegio e tutti si erano trasformati in strani animali, sembravano le tre scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano…ma avevano anche qualcos’altro di strano che non riuscivo a mettere a fuoco. Poi il ponte è sembrato volare via, in dissoluzione…”non è ancora stato nominato il Gran Ciambellano, bisogna aspettare dieci giorni…e poi ancora altri dieci giorni…”. I giorni passavano e la gente dell’isola del tesoro stava sempre peggio. Poi è arrivato un treno con le ali. Oh ragazzi, è un sogno! Va bene anche il treno con le ali. Ma un treno con le ali vola? Neanche nei sogni può farcela, infatti le ali abbattevano tutti i pali della linea aerea (i pali dell’elettricità) e il treno piano piano è sprofondato nel mare…Niente ponte, niente treno, niente ali. Un incubo! Intanto qualcuno, che non sapeva dire o fare altro per il ponte, per il treno e per le ali, minacciava di "fare fuori" questo e quello, di mandare via tutti! Di colpo ho visto Piazza Colonna nell’isola. Sulla spiaggia c’era Palazzo Chigi e Rocco Siffredi che urlava “li cacciamo tutti”. Ma come Rocco?! Proprio tu, che non temi confronti che bisogno hai di eliminare gli altri per emergere? Questa pratica la fanno i nani, per far vedere che loro esistono eliminano fisicamente tutti quelli che gli possono fare ombra…uno più è meschino e più fa il cane, tu no! Tu sei un mito di “grandezza”…Che mi combini? Siamo pure paesani, e che diavolo! Lui mi sorride e mi dice : “ma chi ti conosce!?” e scopro che non era Siffredi ma un altro, un certo Casalino…e qui di colpo mi sono svegliato dal sogno ma con un dubbio che mi resta su cosa avessero quegli strani animali dietro di loro… sembrava scodinzolassero.

LONG JOHNN

Commenti

Post popolari in questo blog

IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE

PESCARA-ROMA: L'ABRUZZO HA PERSO IL TRENO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

AEROPORTO D’ABRUZZO: CARTINA AL TORNASOLE DEL DECLINO ABRUZZESE