MA CHE ORA E'!?

MA CHE ORA E'!? 1 settembre 2018. L'ineffabile Jean Claude Juncker mi ha sorpreso ancora. Ha comunicato che, siccome i "popoli" dell'Europa hanno "deciso" che non si possono avere due regimi di orario nel corso dell'anno, bisogna dire basta allo spostamento delle lancette dell'orologio tra le due e le tre, o viceversa, di un sabato notte. O ora solare o ora legale. Decida ogni Stato.
All'inizio ho pensato ad una bufala, anzi, scusate, ora le cazzate si chiamano fake news.
Invece pare che sia proprio vero. Hanno fatto una consultazione popolare on-line (io non me ne sono accorto) per sapere cosa volevano "i popoli". Pare che in Germania ci sia stata una grande adesione, addirittura 5 milioni di persone. In Italia quattro gatti. Ma a chi lo hanno chiesto? Chi lo ha saputo? Quale pubblicità è stata fatta?
Certo, già vedo l'arricciare del naso di quelli che mi dicono "ma non lo sai che l'ora legale serve per risparmiare l'energia?".
Certo che lo so. Lo so bene. Sai quante volte ho lavorato un'ora in più di notte perché alle tre dovevo riportare l'orologio alle due per questo risparmio di energia?
Ma, lasciando perdere le innumerevoli discussioni che si possono sviluppare sul tema mi chiedo che metodo è questo. Si sveglia uno in Lussemburgo, magari dopo aver smaltito qualche proverbiale sbornia o attacco di narcolessia e ci cambia la vita così, a che titolo?
Se questa cosa va avanti, e pare di si, tra uno o due anni in Italia si dovrà decidere se alzarsi alle 8 E oltre col buio e magari avere la luce solare fino alle 17 o viceversa. Ma dai.
Io sono europeista, ma questi hanno bisogno di una registrata!
Perché non possiamo continuare così?
Lo stesso metodo utilizzato è censurabile, ammesso e non concesso che questa sia una priorità per i popoli europei. Somiglia a quello che sta succedendo nel paese dove vivo, cittadina pardon.
Non c'è una strada che non sia un formaggio gruviera, ci sono mille problemi, c'è tanta gente in difficoltà da aiutare, la vecchia economia a vocazione commerciale in ginocchio, i problemi della sanità, il ruolo stesso della città compromesso rispetto al territorio e via discorrendo e qual'è l'argomento prioritario: spostare o meno il monumento ai caduti dalla piazza principale?  Ma dico stiamo scherzando? Lascialo li.
Tornando alla questione dell'orario già mi immagino i talk show dove ci saranno i "solaristi" contro i "legalisti". Un fiume di parole, così magari non ci si accorgerà che il resto va a rotoli.
Dalle parti mie tra "vialisti" e "piazzisti".
Viene proprio da chiedersi : "ma che ora è!?"
A me sembra che sia ora di smetterla con le stronzate e di riprendere il filo di una matassa che così non va, anche a Lanciano.

LONG JOHNN

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