AMA IL PROSSIMO TUO...

15 DICEMBRE 2018. DI NERO NON AVEVA LA PELLE, SOLO IL LAVORO

Ha avuto la sfortuna di avere un grave infortunio mentre lavorava. Lo hanno abbandonato agonizzante a morire in un dirupo nel bosco dopo che  un cavo, spezzandosi, lo aveva ferito gravemente. Era  un essere umano; una persona; un lavoratore. Ma non era italiano, era immigrato dalla Moldavia, di nero non aveva la pelle ma solo il lavoro. Italiano, invece, è chi lo portava lassù a lavorare per lui. Il caporalato non è soltanto al sud, vi sono molte inchieste giornalistiche che lo dimostrano ma in pochi lo sanno. Se fosse stato lui, il moldavo, ad abbandonare il padrone a morire avremmo assistito a ben altra enfasi della notizia. Ben altri sarebbero stati i toni. Che tristezza. Gente che non ha la minima pietà, nessun senso di solidarietà, di umanità.  Ama il prossimo tuo come te stesso. Sono anch'io per il crocifisso; ma solo il crocifisso attaccato al muro, senza seguire quello che predicava chi ci fu inchiodato, non va bene! Mi fa pensare a chi si riempie la bocca delle parole di Papa Francesco e poi ha l'anima più nera di un pozzo di petrolio. Perché una notizia così non solleva l'indignazione che merita?! Perché il morto è l'immigrato? Come possiamo essere arrivati a tanto in Italia? Come? E poi si pretendono crocifissi e presepi. Che pena.

LONG JOHNN

Commenti

Post popolari in questo blog

IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE

PESCARA-ROMA: L'ABRUZZO HA PERSO IL TRENO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

AEROPORTO D’ABRUZZO: CARTINA AL TORNASOLE DEL DECLINO ABRUZZESE