MA MI FACCIA IL PIACERE!

22 DICEMBRE 2018 - IL TRENO CON LE ALI ARRIVA DAVVERO

Aerei al posto dei treni pendolari?  Nei miei due post precedenti, pomposamente titolati “I have a dream",  ho coniato questa definizione per simboleggiare  , con una creatura quasi mitologica, il matrimonio Ferrovie-Alitalia. Diverse centinaia di visualizzatori sanno di cosa parlo. Un matrimonio imposto. Come quando si obbligavano i figli a sposare colui o colei che voleva il padre padrone. Il treno con le ali, nel primo sogno di Long Johnn, affondava in mare. Il peso del volume del liquido che può spostare non può dare una spinta dal basso verso l’alto, me lo ha spiegato tale Archimede quando ero un ragazzo, tale da farlo galleggiare. Figuriamoci volare. Nel secondo, dopo l'avvenuto acquisto, magicamente, quasi come una testata atomica lanciata da un sottomarino nucleare, riesce dal mare sparato verso l’alto ma, quando ormai è quasi un puntino invisibile nel cielo, riprecipita inesorabilmente. Perché le palle si possono pure sparare molto in alto…ma poi sempre palle sono. In sintesi non credo alla bontà dell’operazione, perché c'è il forte rischio che, anziché vedere risolti i problemi di Alitalia, vada a finire che si sfasceranno anche i conti delle Ferrovie. Da ciò “ALIiTRENITAGLIA". Ora pare, ma spero di aver capito male, che la manovra che sta uscendo dal Senato in queste ore preveda tagli molto molto pesanti alle Ferrovie (investimenti per la rete) e ai finanziamenti  per il trasporto pubblico locale (che sono destinati a treni e bus). Prima si obbligano le Ferrovie a fare una operazione piena di incognite e con rischi seri di rimetterci l’osso del collo e poi gli si levano pure i finanziamenti per gli investimenti e per il servizio locale dei pendolari? Significa che FSI dovrà spendere molto più di oggi solo per poter mantenere lo standard attuale  Altro che potenziare il trasporto dei pendolari;  aspetto tanto declamato al cambio di AD, che annunciava un nuovo Piano di Impresa in tal senso. Oltre a ciò FSI si è dovuta sobbarcare i debiti di Fiumicino. Uno più uno uguale? Non dico altro…non vorrei svegliare quelli che non sognano ma che sono caduti nel sonno più profondo. Aerei al posto dei treni locali? Come diceva il già evocato Totò? Ma mi faccia il piacere!

LONG JOHNN

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