MI SCOMPISCIO

6 DICEMBRE 2018. MI "SCOMPISCIO"

Il recente annuncio del sottosegretario Rixi di una estensione di ulteriori 9 milioni di euro a sostegno della intermodalità nei trasporti (appostati sul cosiddetto "marebonus") mette di nuovo in evidenza qual è uno  dei problemi strutturali del Paese: il forte squilibrio che vede trasportare quote risibili di merci dalle navi e dai treni. Oltre il 90% va su gomma. Questo comporta enormi costi da esternalità (inquinamento atmosferico ed acustico, incidenti stradali, consumo della rete viaria, ecc.), stimati in circa 100 miliardi di euro all'anno. 100 MILIARDI! In questi costi, è appena il caso di ricordarlo, vi sono anche le vittime che ogni anno muoiono sulle strade. Nel 2017 ci sono stati 3.378 morti. 3.378! Senza considerare mutilati, invalidi e feriti più o meno lievi. Questi dati dovrebbero portare ad una riflessione profonda la  classe dirigente. Bisogna capire che questi incentivi non possono essere tanto modesti. Così non si cambia niente.  9 milioni di euro, ci dice Rixi, che si aggiungono ai complessivi 173,4 stanziati nell'ultimo triennio 2016-2017-2018  per il "marebonus", a sostegno di compagnie marittime che attivano servizi ro-ro e ro.pax, che poi sono i traghetti per trasporto gommato o trasporto gommato/passeggeri. Al mare bonus si aggiungono, poi, i soli 60 milioni del ferrobonus (20 all'anno per il triennio). Quisquilie! Bazzecole! Neanche 80 milioni all'anno per entrambe le modalità via mare e su ferrovia, lo 0,004 del PIL, mentre i costi che paghiamo come collettività (danni alla salute dei cittadini e tasse) sono stratosferici. Da decenni la fa da padrona la lobby della gomma, che riesce ad incassare incentivi molto, ma molto, più consistenti. La via giusta, invece, sarebbe nel  mettere i camion sui treni e sulle navi, il più possibile. Questa opzione dovrebbe essere il driver di una politica dei trasporti, che sembrava essersi incanalata in questa direzione fino all'anno scorso.  Con difficoltà, ma l'intermodalità stava prendendo finalmente piede. Soprattutto come fatto culturale. Oggi sembra che la politica dei trasporti si sia ridotta all'Alitalia in Ferrovia e... Anas in balìa, che fa pure rima. Come direbbe il molto citato Totò: "mi scompiscio".

LONG JOHNN

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