BRAVO BATTISTI

17 gennaio 2019 ASSUNZIONI "CRESCENTI"

Di questi tempi la notizia che Battisti dr. Gianfranco, Amministratore Delegato del Gruppo delle Ferrovie dello Stato Italiane, ha dato, è una buona notizia: benissimo! Purtroppo, la regola dei media è stata rispettata. La notizia in questione, non rientrando nella regola delle tre S: sangue, soldi, sesso non ha avuto una grande eco. Solo qualche trafiletto. Di che si tratta? Di ben 4500 assunzioni che si prevedono nel Gruppo, compresa Anas, che finché non interviene altro è ancora con le Ferrovie, e spero che lì resti. Di questi tempi che ci sia un programma di assunzione di giovani così vasto, per il turn over e/o semplicemente perché c’è lavoro da svolgere (e ce n’è tanto), meriterebbe migliore visibilità e apprezzamento. Ricordo bene, nei tanti anni trascorsi, quando le politiche aziendali e del Paese erano molto meno di manica larga, come fosse complicato su questo versante. Queste assunzioni, figlie anche dell'avvicinarsi al pensionamento dei ferrovieri entrati in massa "a quei tempi", quando le Ferrovie erano ancora un'Azienda Autonoma, statale a tutti gli effetti, che costava quello che costava al bilancio pubblico. Troppa acqua sotto i ponti è passata per paragonare quella azienda a quella di oggi. Da tempo non è più un costo ma una risorsa per il Paese, con i bilanci in verde. Sarei curioso di vedere cosa succederebbe, invece, se si desse retta a qualche pseudo guru che vende libri teorizzando la riduzione dell'orario di lavoro. Ma sì! Perché 38 ore? Facciamone 20! Già che ci siamo, teniamoci anche i biglietti dei treni allo stesso prezzo. No, riduciamo anche quelli. Anzi decresciamo felicemente il prezzo. Sono orgoglioso di non essere d'accordo con chi va appresso a queste cose. Siamo proprio fatti di un'altra pasta. Tornando alle assunzioni: sono veramente tante ed è una notizia che andrebbe urlata. Facessero così anche altre grandi aziende in Italia avremmo bisogno di molto reddito di cittadinanza in meno. Vediamo ora quando agli annunci seguiranno i fatti, per ora bravo Battisti e viva le Ferrovie!


LONG JOHNN

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