A TONINE', FACCE TARZAN!

A TONINE’, FACCE TARZAN…

3 febbraio 2019. Ancora un evento climatico "eccezionale". La forte nevicata di due giorni fa, ha bloccato centinaia di automobilisti e di camionisti sulla A22 per più di dodici ore. Ed ecco il Ministro Toninelli che tuona: “basta mangiatoia, ora una società totalmente pubblica”. Che c’entra??? Ci sono due o più elementi che andrebbero opposti chiaramente a chi siede su una poltrona così strategica per il Paese ma che banalizza così superficialmente le cose. Premesso che personalmente sulle concessioni autostradali ho già ampiamente espresso il mio punto di vista, qui la mangiatoia “non ci azzecca”. Primo perché, come puntualmente è stato chiarito, la A22 è una società in mano a Enti pubblici per oltre l’86% (i primi azionisti sono la Regione Autonoma Alto Adige 32,3 % ed entrambe le Province autonome di Trento e Bolzano con circa il 15% cadauno), secondo perché già Graziano Delrio del PD nel 2016 ha posto le basi per una società al 100% in mano pubblica.  Ma poi con il blocco per neve, ripeto, che ci azzecca? Ci azzecca, invece, il fatto che troppi mezzi pesanti avevano le gomme lisce e non montavano pneumatici invernali. Toninelli ha visto dalle immagini quanti erano i Tir? Una marea. Sa quanti sono quelli che, venendo dall’Est, viaggiano oltre ogni limite sulle strade d’Italia? Perché non parte con una campagna “contro l’invasione” di camionisti turchi o dell’est, che fanno dumping al nostro autotrasporto, viaggiando senza regole e senza rispettare i limiti? Lo sa che la stessa Autostrada del Brennero, tramite i suoi azionisti, è nel capitale del Brenner Basis Tunnel, quello che sarà il tunnel ferroviario più lungo del mondo (64 km) proprio perché la A22, tra traffico per e dalla Germania e quello legato al turismo delle valli trentine e del sud Tirolo, con le loro innumerevoli stazioni sciistiche, è sempre intasata? Neve o non neve, è satura. Se perfino una gestione autostradale mette capitali per la realizzazione di una ferrovia vuol dire che di camion sulle strade non se ne può più. Infatti, andrebbero messi sui treni; che devono viaggiare nelle gallerie scavate nelle montagne, come stanno facendo al Brennero. Oppure si vuol fare anche qui come per la Val di Susa e spostarci la contestazione? Magari mettere in campo un’altra valutazione costi ricavi? Il professor Ponti ha anticipato, per la Tav, che se si tolgono i Tir dalle strade il mancato introito delle accise sul carburante costerebbe così tanto allo Stato che non si saprebbe dove trovare i soldi per pagare la pensione (la sua). Non scherziamo! La verità, caro signor Ministro, è che si devono mettere i Tir sui treni che devono passare nei tunnel nelle montagne, come fanno in Svizzera da anni. Come si dovrebbe fare nella AV/AC, dove viaggiano ancora solo i Frecciarossa/Italo (visto che ci è costata a chilometro quattro volte di più del dovuto per farci passare anche i treni merci) Per mille motivi: dall’ecologia, al risparmio dell’usura delle strade, ai tanti morti in meno per incidenti e così via. Certo non siamo d’accordo, lo so. Non mi preoccupa. Nel frattempo però faccia una cosa Toninelli: chiami il suo collega che è agli Interni e gli dica che se c’è un’invasione da fermare è quella dei mezzi pesanti stranieri, che scorrazzano in Italia entrando da tutte le parti, magari proprio con le gomme lisce; i cui autisti fanno gli schiavi, a volte per ditte italiane che aprono la sede in Bulgaria o giù di lì. Insomma, il suo collega "poliziotto" dia un giro di vite, vista la divisa che ama indossare, sulle autostrade d’Italia. Più controlli.  Dispiace per lui, non troverà autisti di colore, ma gente che guida troppe ore, fino a morirci, questo sì. Nel frattempo, ci pensi, la mangiatoia delle autostrade va fermata, certo, ma miri bene, non faccia  il Tarzan,  come l'americano a Roma di Sordi. Sbaglia.

LONG JOHNN

Commenti

Post popolari in questo blog

IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE

PESCARA-ROMA: L'ABRUZZO HA PERSO IL TRENO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

AEROPORTO D’ABRUZZO: CARTINA AL TORNASOLE DEL DECLINO ABRUZZESE