GUERRA FREDDA, TESTE CALDE

2 febbraio 2019 - Stiamo tornando alla guerra fredda. Ora però ci sono le teste calde e questo spaventa. Confesso che le ho definite calde ma ho pensato a qualcosa di più volgare. Comunque la notizia che sta ripartendo il riarmo nucleare è tremenda; chissà perché quasi snobbata dai giornali. Il primo giorno era in settima pagina. Più importante parlare fino alla nausea dei migranti, poi della Tav si, Tav no, poi se il governo regge o si spacca, poi se l’Abruzzo sarà l’Ohio d’Italia viste le imminenti elezioni regionali, poi…poi… Che un matto da legare stia riportando il mondo indietro di decenni è poco rilevante. Cosa vuoi che sia!? Chissà se, come per il Venezuela, i media se ne occuperanno per vedere cosa pensa Salvini rispetto ai 5Stelle e viceversa. Che mondo! Cosa volete, sarò sbagliato io, ma la realtà che stiamo vivendo mi sembra sempre di più un periodo buio. Notte fonda. Il disarmo? No, non va più bene. Un pretesto e vai a ricominciare. Come può essere che da un Obama si è arrivati a uno così? Su scala domestica, poi, siamo tornati allo splendido isolamento e all’odio razziale…manca il surrogato al posto del caffè e qualche ritocco di divisa e ci siamo quasi. Il guaio è che non puoi manco sperare che “arrivino i nostri”, visto chi c’è a Washington. Proprio un bel cambiamento!

LONG JOHNN

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