TRENI MERCI E TAV

TRENI MERCI E TAV

9 marzo 2019. Mercitalia, del Gruppo FSI, ha presentato la TRAXX E494. La prima di una serie di 40 nuove locomotive, con opzione su altre 20, che saranno costruite da Bombardier a Vado Ligure. E’ certamente una buona notizia, perché 1,5 miliardi di investimento che FS ha previsto per la Logistica nel suo piano Industriale 2017-2026, di cui circa 1,1 di materiale rotabile (locomotori e carri) è un segnale forte. Sperando che l’investimento non sia già stato rivisto al ribasso per problemi “aerei”, si pone però una questione seria su cui ragionare.

 Questo nuovo locomotore non è attrezzato per viaggiare sulle linee ad Alta Velocità. Significa che non c’è questa scelta strategica per il futuro? O meglio, si pensa di mantenere il solo servizio denominato “Mercitalia Fast”, fatto con un treno ETR500 riadattato, che collega Marcianise al nord Italia, utilizzando di notte la stessa linea ferroviaria che usano di giorno Frecciarossa, Freccia1000 e Italo? 

Visto quale è il principale argomento di discussione politica, che in queste ore fa traballare il Governo del Paese, non mi sembra una questione di poco conto. Chiarendo che personalmente sono favorevole alla realizzazione della TAV (mi piace continuare a declinarla al femminile) bisognerebbe che la mano destra sappia cosa fa la sinistra. La costruzione dell’attuale rete ad Alta Velocità in Italia è stata fatta anche per avere l'Alta Capacità, proprio perché pensata per farci viaggiare anche i treni merci (anche per questo i costi sono stati molto più elevati che per il TGV francese, ad esempio). 

Bisognerebbe capire, quindi, se Mercitalia (che poi sono le Ferrovie dello Stato) prevede di acquistare anche locomotori e carri attrezzati per viaggiare sulle linee ad Alta Velocità o no. Certo, la ferrovia non è solo Alta Velocità e i collegamenti con porti e interporti sono lontani da questa,  poi finché Rfi non realizzerà decine di punti di interscambio per mettere (e togliere) i camion sui carri merci, le cose non cambieranno di molto. Ma 60 locomotori a 3KV a corrente continua non entreranno mai nella linea AV che è alimentata da una tensione di 25KV a corrente alternata.  

Quale scelta per il futuro, quindi? E’ una questione di strategia che va anche oltre la semplice politica dei trasporti. E’ un modello di sviluppo quello che va scelto; che non riesce ancora a scalfire il blocco economico e di interessi delle autostrade e dei trasportatori su gomma. D’altronde, se oggi il discrimine per le scelte dei decenni a venire è la quantità di risorse da accisa sul carburante che incassa lo Stato è tutto dire. E’ una logica che va ribaltata! Piaccia o no, il treno (quello elettrico) è ecologico, il resto no.

LONG JOHNN

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE

PESCARA-ROMA: L'ABRUZZO HA PERSO IL TRENO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

AEROPORTO D’ABRUZZO: CARTINA AL TORNASOLE DEL DECLINO ABRUZZESE