SAFETY FIRST! MARITTIMI E SICUREZZA

26 maggio 2019. SICUREZZA DEL LAVORO DI MARITTIMI E PORTUALI.
Per chi, come me, non ha vissuto i trasporti solo prendendo l'autobus, ormai giunto alle soglie della "third life" e impegnato nel proprio  "seventh job", la salute e sicurezza della gente di mare e di chi lavora nei porti è sempre stato un argomento di forte interesse.
Safety first! La sicurezza prima di tutto. Ricordo bene questa scritta a caratteri cubitali rossi,  che appariva maestosa e visibile da tutta la coperta della prima petroliera dove misi piede.
Devo dire che questo monito mi ha sempre condizionato anche da ferroviere, quando litigavo con chi non voleva indossare casco e scarponi o, addirittura, nemmeno i guanti per agganciare un carro. Davvero.
Recentemente, nell'approfondire la normativa della sicurezza del lavoro che riguarda i marittimi e i portuali, che vede ancora dei decreti legislativi (271/99 e 272/99) non coordinati come si dovrebbe con il decreto legislativo  n.81 del 2008, ho avuto modo di dibattere con un anziano legale che ha partecipato alla stesura di quest'ultimo. Gli ho chiesto sostegno, vista la sua profonda conoscenza ed esperienza, per aiutarmi a sensibilizzare Governo e Parlamento per rimuovere questa situazione . Nell'occasione abbiamo anche commentato il buon lavoro che ha svolto, a proposito di marittimi e portuali, la Direzione Centrale Ricerca dell'Inail.
Allego a questo post il link che rimanda alla ricerca, molto utile,  GLI INFORTUNI DEI LAVORATORI DEL MARE, che vale la pena che gli addetti ai lavori conoscano e studino:
https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-infortuni-lavoratori-del-mare.pdf
Certamente quello del cluster marittimo è solo un aspetto dell'intero mondo del lavoro. Un mondo per il quale tutti  dobbiamo lavorare sodo con l'obiettivo di ridurre gli incidenti. Ovunque si inizi, però, c'è da tenere ben presente che, certamente non basta la normativa,  ma conoscerla e farla rispettare aiuta. Aiuta tanto.

LONG JOHNN



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