IL GOVERNO DEL RI-CAMBIAMENTO

26 agosto 2019. Ammetto di essere assai disorientato da quello che sta succedendo, come penso in moltissimi. Osservo lo spettacolo che quotidianamente viene presentato, spesso con veri e propri colpi di scena (nel senso più deleterio del termine) e resto sovente molto perplesso. 

Che ci sia dietro tutta questa tarantella un collante fortissimo, che si chiama tenersi il seggio e non andare a casa, mi è molto chiaro. Che ci siano astuzie e tatticismi che vengono messe in campo per mantenere, conquistare o riconquistare posizioni mi è altrettanto chiaro.

Non credo a una parola dei salvatori della Patria che si adoperano per essa…magari fosse così. 
Mi sembra anche di aver capito che qualcuno l’abbia tirata talmente tanto che gli si sia spezzata in mano la corda, e va bene (intercettazioni e video fatti uscire da un media USA su episodi accaduti a Mosca la dice lunga).

Ma adesso? Un governo Movimento 5 Stelle-PD sarebbe una cosa buona? 
Perché? Per evitare di sciogliere le Camere e tornare al voto. Ok, va bene per chi è in Parlamento, ma per chi sta fuori? Personalmente non mi piace per niente.
Troppo diversi, troppo distanti. Opinioni opposte su molte cose dirimenti. A che serve? 
Quanto può durare? Un altro governo Frankestein come quello che è appena finito per autolesionismo. Quello era del cambiamento, questo? Del ri-cambiamento?

Ma per favore. Le cose appiccicate con lo sputo fanno bene ai diretti interessati, non al Paese.
Spero che non si faccia e che si torni a votare dopo un Governo tecnico di breve durata, perché qualcuno che metta una pezza, purtroppo, ci vuole. 
Dice: “ma poi vince Salvini”. Se questo vorrà la maggioranza vuol dire che questo ci meritiamo.
Anche perché a valle di un governo come quello che potrebbe esserci adesso lo sa solo il Cielo quanto potrà vincere ancor di più.

LONG JOHNN


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