C'ERA UNA VOLTA UNO CHE...

10 ottobre 2019 . C'era una volta uno che pensava di essere bravo, ma che dico bravo...bravissimo! Solo che aveva un sacco di complessi...anzi, a dirla tutta, parafrasando Troisi, "teneva n'orchestra int'a capa", Non ne aveva uno solo, insomma. C'è chi sussurrava che avesse problemi legati al suo pipino. Sull'invidia penis c'erano ovviamente dubbi, ma su quello delle dimensioni ridotte molti scommettevano. Come sempre accade ai soggetti strani il nostro eroe faceva come la strega di Biancaneve. Certo doveva usare uno specchio deformante per chiedere in continuazione: "Specchio, specchio delle mie brame...chi è il più amato dalle italiane e dagli italiani?"
Lo specchio non rispondeva mai! Allora, preso dalla rabbia sorda e cieca, ammusonito, la risposta la cercava sempre negli occhi di chi lo circondava. Solo che non bastava che gli dicessero che era lui il fortunato destinatario della risposta al fatidico quesito. No, ogni giorno voleva sentirselo non solo ridire, ma cantare. Se qualche incauto astante non era pronto a prostrarsi deferente e osannante, riempiendolo di complimenti e di inchini lui lo scaraventava nelle segrete del palazzo...togliendogli il pane e anche l'acqua. Solo che a furia di farsi osannare ma anche in maggior misura crearsi odio e risentimento intorno, si era convinto veramente di essere qualcuno. Tanto che quando fuori dal palazzo non se lo filava nessuno andava al manicomio e sclerava. Sclera di qua e sclera di là non si accorgeva più di quando era lui stesso, lagnandosi ripetutamente, a certificare la propria irrilevanza e inconsistenza sottolineando così che, fuori dal regime, o sei riconosciuto e stimato o ti trattano per quello che sei...

LONG JOHNN

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