DA QUAL PULPITO...

16 Novembre 2019. Lo scenario è allarmante. E' proprio il caso di dire che tanto tuonò che piovve.
Gli scricchiolii sono molto preoccupanti, per chi ha orecchio per ascoltarli e occhio per vedere le crepe di un sistema Paese che non ha voluto mai affrontare strutturalmente i problemi, ad iniziare dal rimettere mano alle competenze costituzionali su questa o quella materia. Sta venendo giù veramente tutto.
Non si tratta di avere la bacchetta magica (che non ha nessuno) ma un'azienda o la fai funzionare o fallisce. Pochissimi vogliono considerare, come sarebbe giusto fare,  la gestione dell'Italia come quella di una qualsiasi azienda, "tanto non fallisce". Non ne sarei più così sicuro. La verità è che stanno scappando tutti gli investitori. Senza non si crea lavoro. Non entro nella questione Taranto, non sta a me.
Ovviamente si procederà a una nuova nazionalizzazione, per mille motivi. La soluzione Alitalia? Nazionalizzazione per più del 50% (speriamo basti). Problema Venezia, soldi pubblici e in fretta perché sta affondando (come se non si sapeva già che l'innalzamento dei mari si porterà sott'acqua mezzo Polesine se non si fa in fretta qualcosa per il clima). Sulle autostrade è diventato impossibile viaggiare (Guardrail messi sotto sequestro dalla magistratura, viadotti quasi tutti ridotti a una corsia di marcia dopo il crollo di Genova). Le code sulla A14 del 3 novembre 2019  hanno battuto tutti i record del peggiore bollino nero.
Già, le autostrade. Mi chiedo se lo stallo della situazione Alitalia non sia determinato dal braccio di ferro occulto tra loro e il Governo per avere la certezza di non perdere le loro concessioni quarantennali. La gallina dalle uova d'oro che, in un Paese che si illude di risolvere il suo debito aumentandolo a dismisura, resta in mano privata. Dove si guadagna lo fanno i privati, dove si perde perde lo Stato. Un mondo alla rovescia, ma chi lo ribalta? Non certo quelli che pensano ad altro e non a come cambiare strutturalmente il funzionamento dello Stato, dove comandano tutti e quindi nessuno. O sei affidabile o no. Siamo affidabili per chi ci deve mettere i suoi soldi da noi?
Un qualunque fondo pensioni, anche quelli integrativi dei lavoratori italiani ce li investono i soldi qui? Non penso. Tornare credibili, questa è la questione. Gigantesca.
L'economia è il problema vero in un mondo di concorrenza aperta e sleale, come quello globalizzato nel quale siamo da trent'anni. I proclami che ascolto e sento mi lasciano basito. Parole vacue. Non si rimette in moto proprio nessun Paese se non si rimettono in fila i doveri per avere i diritti.  Oltre alle parole vacue e irrilevanti non si va. Addirittura c'è chi usa pulpiti (veri) per insultare subdolamente, tirando in ballo perfino l'umanità. C'è chi ce l'ha, chi dice di averla o di averla vista in altri. Lo dicano gli altri chi ce l'ha e chi no. Siamo tutti noti e conosciuti. Un bell’esame di coscienza sarebbe utile, ma la coscienza, come l'umanità, c'è chi ce l'ha e chi no.
Se scendi da quota 2000 a quota 476 nel giro di un anno il tuo volo è una picchiata...magari con un po' di umanità riesci a non schiantarti, ma è un bene che non si trova al mercato.

LONG JOHNN


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