SERVIRA' UNA NUOVA COSTITUENTE

17 Marzo 2020 - Dopo la fine della "guerra mondiale del virus" ci troveremo a fare la conta dei danni, pesantissimi già ora, ma anche con il mondo che sarà cambiato. Tutti dicono "niente sarà più come prima", certo, speriamo che sia meglio. Ma sarà così' solo se, come dopo le seconda guerra mondiale, si istituirà una nuova costituente per riscrivere le regole, cambiando strutturalmente il sistema attuale.
Occorrerà fare tesoro di tutto quello che lo stress di questa situazione pesantissima sta producendo nel male ma anche nel bene. Certamente bisognerà riordinare le competenze tra Stato centrale ed Enti Locali. Basta con questo Titolo V dove tutti decidono su tutto. Penso poi che che bisognerà abbattere finalmente il Moloch della privatizzazione dei profitti e della pubblicizzazione delle perdite, nel senso più ampio del termine, si guardi alla sanità. E poi Alitalia statalizzata ma le concessionarie autostradali  che restano a pompare profitti enormi ai propri azionisti. Può essere? Milioni di persone che sopravvivono a stento con la partita Iva, alle quali, col Cura Italia, si danno quattro spiccioli e gli si spostano di due mesi i pagamenti e c'è chi riceve assistenza per "cittadinanza". Può essere?
Bisognerà chiarire fino in fondo il rapporto tra speculazione finanziaria ed economia reale.
Bisognerà ricostruirla l'economia del Paese, pensando e favorendo una re-industrializzazione di ritorno dalle troppe delocalizzazioni. Abbiamo visto cosa succede quando dipendi da cose fatte solo altrove.
Bisognerà digitalizzare davvero la Pubblica Amministrazione e la Scuola, finendola di basarsi su gare Consip al massimo ribasso che danno evidenti ritorni negativi.
Bisognerà pensare a scardinare il concetto imperante di outsourcing alla base dei danni sociali enormi che produce la troppa cooperazione spuria, re-internalizzando il lavoro nelle grandi aziende, nella Scuola, nella sanità e nelle Amministrazioni pubbliche.
Bisognerà ripensare alla proprietà privata delle infrastrutture strategiche come le telecomunicazioni, atteso che non è affatto detto che questo tsunami non porti via definitivamente l'Unione Europea, anzi.
Certamente rischiamo che il benessere e l'opulenza di consumi, ai quali siamo abituati da decenni, escano fortemente ridimensionati.
Si, servirà una nuova costituente. Non significa tornare agli sprechi del passato, significa, con rigore e serietà, ricostruire un Paese dalle nuove macerie, sapendo che i risparmi alla "Maria Cazzetta" alla fine si pagano molto cari. Come adesso stiamo pagando e pagheremo.
Nuovi De Gasperi, Togliatti & Co. cercansi.

LONG JOHNN

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