STRAGE SUI BINARI A BRANDIZZO. NON BASTA IL CORDOGLIO, LA PROTEZIONE DEI CANTIERI VA AUTOMATIZZATA.

Se ancora nel 2023 piangiamo la morte di 5 giovani che saldano le rotaie perché gli passa sopra un treno significa che non abbiamo imparato niente. E del cordoglio postumo, francamente, non sappiamo che farne. Le cause che hanno prodotto la strage si appureranno con le inchieste e ci vorrà tempo, ma si accettano scommesse sugli esiti: errore umano. Qualcuno ha sbagliato perché ha fatto questo o non ha fatto quello. Ma anche basta! Non possiamo continuare a basare la protezione dei cantieri con gente che lavora sulle rotaie sul solo intervento umano. Fa il paio con il cosiddetto “blocco telefonico”, sistema antidiluviano che provoca lo scontro tra treni perché uno sbaglia un fonogramma o dà il via libera senza averne ricevuta l'autorizzazione. Come il blocco telefonico, almeno in Italia, è stato mandato in pensione, da tempo sostituito prima da sistemi elettromeccanici e poi da sistemi computerizzati è ora che sia meccanizzata anche la protezione dei cantieri. E’ ora che la sicurezza sui binario sia basata sulla prevenzione dell’errore umano. Altrimenti la morte straziante di questi ragazzi sarà stata inutile. Tutti i grandi incidenti ferroviari hanno prodotto successive modifiche ai regolamenti della circolazione dei treni, dopo questa strage si faccia qualcosa che vada oltre le chiacchiere. Visto che FSI e INAIL hanno firmato un protocollo per la prevenzione relativo ai cantieri delle opere da PNRR, ci si concentri su un progetto di ricerca in collaborazionee che rapidamente produca un sistema automatizzato che impedisca ai treni di percorrere un tratto di linea soggetto a manutenzione precedentemente interrotto o a un cantiere di aprirsi se prima non ci sia stata attivata la protezione automatica. Non si può, ancora oggi, perdere la vita perché qualche collega ha sbagliato un fonogramma o cose del genere. Non nel terzo millennio. Giovanni Luciano

Commenti

  1. Sono d'accordissimo...!! Ma ti chiedo:il blocco telefonico è fuori legge o ancora esiste nei sistemi di circolazione, anche dopo i morti di Corato?? ESISTE......!! Tutti dalle istituzioni, imprese, sindacati siamo bravi a essere presenti ai tragici eventi e subito dopo si continua nella routine.....concretamente non si fa niente.....!!

    RispondiElimina
  2. Enorme tristezza per quello che è successo.
    Si può automatizzare per proteggere i cantieri o i tratti di binario interrotti, ma sarebbe comunque vano se ci si mette sui binari a fare le lavorazioni senza autorizzazione e in anticipo per finirle il prima possibile. La FRETTA! !
    La fretta di finire..

    RispondiElimina
  3. Dove esiste? Non so in quale tratta c’è ancora

    RispondiElimina
  4. In questa immane tragedia insieme al dolore non riesco a rimuovere un dubbio.
    Nei lavori stradali (locali, statali, autostrade) i cantieri sono SEMPRE protetti con deviazioni del traffico (tramite transenne) e opportuni sistemi di segnalazione progressiva.
    Sulle linee ferroviarie, non si può deviare il traffico, ma si può INTERROMPERLO (in modo opportuno) per tutto il tempo che il cantiere rimane aperto. E questa azione può (anzi deve) essere svolta dalla stessa squadra prima di iniziare il lavoro, in modo da essere protetti anche nel caso di disservizi, malintesi, malfunzionamenti, errori, ecc.
    In questi tipi di lavori la vita dei nostri operari non può rimanere condizionata dalle cosiddette Non Conformità (tecnologiche, umane, comunicative, atmosferiche, ecc.). Sbaglio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo (per errore) non è mio costume. Quindi mi presento: ing. Sergio Misuri

      Elimina
    2. Non sbaglia. Certo è prevista l’interruzione della circolazione ma non da parte di chi dirige la circolazione dei convogli (gestisce i semafori per intenderci). E qui c’è l’anello debole della catena dove il rischio di errore da parte di questo o quello è alto

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL DOLORE AL TEMPO DELLE MASCHERE

PESCARA-ROMA: L'ABRUZZO HA PERSO IL TRENO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

AEROPORTO D’ABRUZZO: CARTINA AL TORNASOLE DEL DECLINO ABRUZZESE