SANITA': SI PENSI AL CONTENUTO NON AL CONTENITORE

NELLA SANITA’ CONTA IL CONTENUTO NON IL CONTENITORE La sanità è la grande malata del Paese, sicuramente di moltissime Regioni, tra le quali l’Abruzzo. Ne parlano tutti...ne parliamo tutti, lo viviamo sulla nostra pelle. Ma le cose peggiorano sempre di più. La sanità assorbe una quantità di soldi gigantesca, più dell’80% del bilancio regionale e potrebbe persino aumentare. D’altronde la popolazione invecchia. I principali indicatori negativi sono: liste di attesa infinite e i pronto soccorso che scoppiano, letteralmente. Perché succede questo? Da profano ho voluto sentire tante campane, diversi medici e/o esperti o sedicenti tali. Tutti dicono che il problema principale è che non ci sono medici e infermieri a sufficienza. Un'eccessiva semplificazione, certo. Le problematiche sono più articolate e complesse, ma alla fine, stringendo, la mancanza di personale è davvero la madre dei problemi. Però che sarebbero mancati i medici lo si prevedeva già quindici anni fa. Che il numero chiuso a medicina avrebbe determinato questa situazione era previsto e prevedibile. Oggi siamo quasi al collasso ma non sento alcuna notizia su iniziative per cambiare questo stato di cose. Ogni anno si ripete il test d'ingresso, come nulla fosse. Ora, se la mancanza di medici e infermieri è il problema, a cosa servono piani sanitari regionali che sembrano più piani edilizi? In Regione Abruzzo la Giunta approva un nuovo piano sanitario che prevede tanti ospedali nuovi e centinaia di milioni di euro da spendere … per i mattoni. Un ospedale nuovo a Lanciano o a Vasto porterà più medici, bravi primari e l’aumento del personale sanitario? Se ciò fosse, bene. Ma non sarà così. Il problema è il contenuto, non il contenitore. Al netto di restauri necessari quando serve. La sanità non può essere un affare da studi di progettazione. Deve curare, al meglio, le persone, nel più breve tempo possibile e il più vicino possibile alla loro residenza. Tra nuovi ospedali, pronti tra dieci anni, preferisco tanti mendici in più tra dieci anni. Pensiamo prima al "contenuto", poi a fare nuovi contenitori. Per pensare al contenuto al Ministero dell'Universitàe Ricerca dovrebbero mettere le mani da subito alla rimozione del numero chiuso.Lo faranno? Non lo so, ma so che non ne sta parlando nessuno. Giovanni Luciano

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