TRASVERSALE PESCARA-ROMA. NOVITA' E PROSPETTIVE.

di Giovanni Luciano
La trasversale Pescara-Roma, vitale per moltissimi abruzzesi, ultimamente è investita da diverse novità, non tutte positive. Vediamo quali. E’ stato inaugurata una corsa ferroviaria, made in Abruzzo, nel senso che è operata dalla TUA, società abruzzese di trasporto pubblico locale. Una corsa effettuata andata e ritorno con un treno nuovissimo, acquistato di recente insieme ad altri due. Benissimo. Potrebbe essere una buona notizia, perché la percorrenza è di tre ore e un quarto (impossibile il confronto con l'autobus che ci mette un'ora in meno, però via A25-A24), con promessa a breve di diminuzione a tre ore secche, addirittura con arrivo a Roma Termini. Quando c’è un collegamento in più su questa tratta personalmente non posso che esserne contento, sperando che non sia solo il classico veicolo dei selfie da inaugurazione. La polemica che leggo sui social sulla “inutilità” presunta di questo treno, perchè ci mette troppo, la comprendo fino a un certo punto. E’ evidente che il problema vero sta nello scippo dei finanziamenti per la velocizzazione della linea ferroviaria, che erano previsti nel PNRR e spostati essenzialmente al nord. Oggi puoi metterci anche l’Enterpise su quel binario unico, con un tracciato risalente a oltre un secolo fa e le possibilità di incrocio e precedenza rarefatte da RFI per risparmiare sulla manutenzione, che tanto ci vorrà sempre troppo tempo. Quello che, però, sarebbe importante capire è se questo collegamento è cofinanziato o meno dalla Regione, come fosse una corsa di tpl sottratta al contratto di servizio con Trenitalia. Le corse autobus da e per Roma non lo sono più ormai da tanti anni, dovrebbe essere lo stesso anche per i treni. Insomma, avere qualche elemento in più sarebbe prezioso per farsi un’idea anche del rapporto costi benefici per gli abruzzesi di questo servizio. Cosa che nessuno fa mai e non solo alla TUA o alla Regione. Invece occorrerebbe sempre rendere conto, con i conti alla mano. L’altra notizia che si è aggiunta di recente circa la nostra trasversale est-ovest è che la concessione dell’autostrada “Strada dei Parchi” è stata riassegnata al Gruppo Toto, il quale ha avuto ragione nel contenzioso apertosi a suo tempo con il Ministero dei Trasporti. Ora, senza entrare nel merito del contenzioso stesso, quello che colpisce è il cospicuo risarcimento dovuto dallo Stato, pagato da noi cittadini, alla Toto. Si parla di molto più di 2 miliardi di euro, una cifra monstre . Anche qui, qualcuno dovrebbe rendere conto a tutti. Accountability dicono gli anglosassoni. Non si possono pagare risarcimenti di questa portata senza capire se e come è stato fatto un errore, anche politico, che sarebbe anche più grave che se fosse stato meramente tecnico. E, comunque, adesso va tenuta altissima l’attenzione sulla manutenzione dell’autostrada, che da Tornimparte verso L’Aquila e Teramo è ancora mancante di interi pezzi di viadotto, vittime del terremoto. Terremoto, appunto. Tutta la zona attraversata dai due rami dell’autostrada è in zona sismica, anche altamente sismica in montagna. Visto che posizioni ideologiche, spesso prive del giusto grado di razionalità, impedirono ai tempi di optare per la sostituzione dei viadotti, ormai ammalorati e pure tanto, con nuovi tracciati in galleria, occorre che il concessionario “redivivo” sia fortemente impegnato a completare i lavori di manutenzione straordinaria iniziati da tempo sui viadotti. Basterebbe che solo uno di questi diventasse disgraziatamente impraticabile per farci tornare indietro di decenni e per far tornare "competitivo" il treno. Come successe in Sicilia qualche anno fa quando, crollato un viadotto appena inaugurato dall’Anas, si scoprì l’utilità del treno Palermo-Messina-Catania, fino ad allora snobbato e ritenuto poco utile. Gli investimenti sulla linea ferroviaria RFI in Sicilia li ha fatti e li sta continuando a fare. Tra Pescara e Roma? ps notizie sul volo Pescara- Milano?

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